Industrializzazione dei Test di accessibilità

(This talk will be in Italian)

L’intervento affronta il testing di accessibilità dei servizi digitali, condividendo l’esperienza di un contesto di una azienda multi-business, complessa e articolata, come Poste Italiane.

Per comprendere l’importanza e le opportunità in questo ambito è necessario inquadrare il contesto, trattandosi di normative di applicazione recente e di sostanziale rilevanza per molte aziende.
L’erogazione di servizi digitali accessibili, rivolti ad una platea di utenti di dimensioni considerevole (nel mondo una persona su 5 ha disabilità), è stata fino ad oggi un distinguo competitivo per le aziende che hanno investito in questo ambito, e un obbligo per le pubbliche amministrazioni. Dal 28 giugno 2022 cambia tutto! Diversi obblighi sono estesi (comunicato Agid) ai soggetti privati che offrono servizi al pubblico, attraverso siti web o applicazioni mobili, con un fatturato medio, negli ultimi tre anni di attività, superiore a cinquecento milioni di euro.
In particolare i soggetti privati (vedere chiarimento Agid) hanno fin da subito l’obbligo di presentare annualmente (ogni 23 settembre) la Dichiarazione di Accessibilità, seguendo le normative vigenti (legge 4/2004 e direttiva europea 2016/2102 e 2019/882) e le linee guida emanate dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) in termini sia di requisiti tecnici (UNI CEI EN 301549 e WCAG 2.1) sia di modalità di conduzione dei test (tecnica, soggettiva).
In presenza di problemi di accessibilità AgID procederà dapprima invitando questi soggetti a correggerli entro un termine prestabilito (regolamento e determinazione n355/2022), successivamente provvederà ad effettuare nuove verifiche e, se l’inaccessibilità dovesse persistere, procederà con l’irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste sino al 5% del fatturato.
Inoltre, i nuovi contratti stipulati dai soggetti privati, successivamente alla pubblicazione delle Linee Guida dovranno essere conformi a queste ultime, ovvero agli obblighi di accessibilità previsti dalla L.4/2004, a pena di nullità. Secondo l' "Accessibility Act" (direttiva UE 2019/882), recepito dal d.lgs. 82/2022, a partire dal 28 giugno 2025 non si potranno immettere sul mercato europeo nuovi prodotti non accessibili, mentre i prodotti esistenti avranno tempo fino al 28 giugno 2030 per essere aggiornati.
Si tratta pertanto di un contesto in forte evoluzione e di elevato impatto sulle organizzazioni aziendali, che presenta diverse sfide da affrontare, tra cui:
• comprendere e interpretare le linee guida e standard vigenti;
• predisporre le dichiarazioni di accessibilità e i servizi di assistenza collegati;
• individuare le competenze necessarie ed eventuali certificazioni (CEN/TR 17884:2022 ‘ICT accessibility competences - guidelines’, Certification | International Association of Accessibility Professionals (accessibilityassociation.org));
• valutare gli strumenti e le soluzioni tecnologiche a supporto;
• attuare le corrette modalità e tipologie di test;
• redigere correttamente i prospetti A1 e A2 previsti dalla normativa;
• comprendere il livello di dettaglio necessario per la copertura dei requisiti e dei servizi esposti;
• gestire i risultati dei test e i log degli scan strumentali, sia per la documentazione richiesta sia per utilizzarli al meglio verso gli interventi correttivi richiesti;
• anticipare le evoluzioni future (standard in revisione: WCAG 2.2 e 3.0, EN 301549 4.1.1, EN 17161:2019, EN 17210).
Vi raccontiamo la nostra esperienza in questa area del testing ora alla ribalta, una esigenza ma anche una incredibile opportunità di migliorare i propri servizi digitali, non solo per gli utenti con disabilità.

Hours:
16:10-16:35
Speaker:
Giovanni Pistarini
Venue:
NH Milano Congress Center - Sala Scala 3+4 - Sessione Pomeridiana 2
Language:
Italian
Notebook:
No